Shemuel, figlio dell'ebreo errante, ereditando dalla colpa del padre una sorta di immortalità, da intendersi non in senso assoluto - quindi in contatto con l'eternità - ma come un continuum spazio-temporale indefinibile, è, spinto dal suo particolare destino a viaggiare nel tempo e nelle multidimensioni astrali che riempiono, come vari strati, l'universo manifesto. Partendo dall'epoca storica del Cristo, si ritrova nel regno sotterraneo del dio Yama, reggitore degli inferi. Da questo luogo metafisico, inizia un viaggio periglioso che lo porterà a visitare diverse epoche storiche realmente succedutesi nella nostra realtà, ma anche dimensioni energetiche parallele alla nostra. Lo scopo del viaggio non è ben chiaro a prima vista, sembrerebbe essere quella della redenzione, della scoperta, del risveglio totale nel mondo divino fuori proprio dallo spazio e dal tempo. Sorretto dall'influsso benefico della figura femminile di Sophia, Shemuel incontra i più strani esseri in situazioni a volte bizzarre, a volte assai drammatiche. Questo personaggio di fantasia, non ha niente da invidiare a i classici eroi solari, quali Gilgamesh o Ercole, portando a termine un viaggio iniziatico degno delle migliori tradizioni mitiche e delle epopee di tutti i tempi.