REALTÀ ONIRICA
di Francesco Guglielmo Rotolo e Massimo della Sabina
ISBN 9788867935802
Euro 16,00
Pag. 194

Francesco Guglielmo Rotolo è nato a Sulmona (AQ) nel 2001, e vive a Pacentro (AQ). Studia presso l'Università D'Annunzio di Chieti-Pescara.
Massimo della Sabina è nato a Sulmona (AQ), dove vive, nel 2001. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Motorie presso l'Università D'Annunzio di Chieti-Pescara, è attualmente iscritto a un corso di laurea magistrale presso l'Università degli studi dell'Aquila.
Il loro è l'esordio assoluto

Wilhelm, un ragazzo originario di Pacentro, un piccolo borgo nella provincia dell'Aquila, conduce una vita tranquilla nonostante un'infanzia e un'adolescenza difficili; frequenta la facoltà di Lettere Moderne, seppur il suo percorso di studi risulti più lento rispetto a quello dei suoi coetanei.
Affetto da insonnia fin da bambino, la notte del 1 dicembre 2023, Wilhelm non riesce a dormire a causa dell'agitazione. Decide di incontrare il suo caro amico, Il Rapace, al bar del paese alle sei del mattino, prima di una delicata visita ortopedica alla schiena. Quella mattina segnerà l'inizio di un cambiamento: Wilhelm inizierà a percepire sensazioni nuove e a credere di possedere un potere sovrannaturale capace di influenzare il destino suo e degli altri.
Wilhelm tenterà di confidarsi con Il Pirata, un amico fedele che considera come un fratello, ma verrà da lui deriso e deciderà quindi di mantenere il segreto, pur temendo di dare di matto. Col tempo, Wilhelm comprenderà l'arcano.
Seguiranno anni intensi, in cui il giovane imparerà a controllare il proprio destino e quello delle persone a lui vicine, nel bene e nel male.
Controllai la sua mente fino a quando non giunse, 4 giorni dopo, nel lontano Uzbekistan. Non lo mandai neanche nella capitale Tashkent, dove avrebbe avuto una vita migliore e avrebbe avuto più possibilità di trovarsi un lavoro rispetto alle campagne uzbeke, ma ancora più a est, al confine con il Kirghizistan e il Tagikistan, in quel di Xonobod, disperso nell'Asia centrale. Lo mandai volontariamente in uno dei paesi più poveri del "Continente Giallo", ancora di più in segno di vendetta.